2) Spiaggia di Porto Recanati
Le spiagge di Porto Recanati accolgono una colorata fila di stabilimenti balneari, attrezzati per ogni esigenza. Tutti con un’impagabile vista Monte Conero – Due Sorelle.
A Porto Recanati la spiaggia si divide principalmente in 3 zone, tutte ghiaiose:
– la zona di Scossicci, a nord: è divisa tra appezzamenti attrezzati e ampie distese di spiaggia libera; è il luogo ideale per dedicarsi allo sport in riva al mare o per rilassarsi coccolati dal sole;
– la zona centrale, proprio a ridosso del centro storico: è principalmente occupata da stabilimenti balneari (le zone adibite a spiaggia libera sono poche) e quindi quella più attrezzata.
– la Pineta, a sud: è la zona più “selvaggia” e forse anche la meno curata della città. È però ricca di campeggi e aree camper. Gli stabilimenti attrezzati sono pochi.
3) Chiesa della Banderuola: da mettere assolutamente nella lista di cosa vedere a Porto Recanati e dintorni
A Scossicci, quartiere a nord di Porto Recanati, esattamente a metà tra la Basilica di Loreto e il mare, c’è la piccolissima Chiesa Della Banderuola.
La leggenda narra che proprio lì sostò la Santa Casa trasportata dagli angeli prima di raggiungere Loreto, attualmente il luogo di culto più importante di tutte le Marche.
Perché Chiesa “della banderuola”? Il suo nome deriva dalla bandiera che indicava ai pescatori proprio la via verso la Santa Casa. Questa chiesetta, che fa della semplicità il suo punto di forza, ancora oggi rappresenta un vero e proprio simbolo religioso e spirituale per gli abitanti del posto, tanto da essere protagonista di diverse iniziative da parte dei fedeli.
Un piccolo gioiellino che trovi silenzioso e nascosto tra gli ondeggianti campi della campagna portorecanatese. Merita veramente una visita: perché l’atmosfera particolare che si respira qui è in grado di rimetterti in pace con il mondo.
4) Cosa fare a Porto? Mangiare il gelato!
Se seguissimo la logica, il classico schema “vacanze sotto l’ombrellone = spiagge = mare = pesce” varrebbe anche per Porto Recanati. Eppure, in questa cittadina, a rompere la logica si intromettono le fantastiche gelaterie che fioriscono in ogni angolo del paese. Tutte rigorosamente artigianali.
Se ti capita di parlare con i portorecanatesi, ti accorgerai che ognuno ha la sua preferita. La scelta la lasciamo a te. Sarà difficile, ti avvisiamo, perché (è proprio il caso di dirlo) ce n’è per tutti i gusti!
5) Non puoi visitare Porto Recanati senza… mangiare il Brodetto!
Tranquilli anche Porto Recanati, quando c’è bisogno, sa rientrare nei ranghi di città marinara. Quindi, in materia culinaria, dopo la sorpresa gelato non può mancare il pesce.
La ricetta tipica, quella con la più lunga tradizione storica è il brodetto, un piatto originariamente povero, nato per utilizzare tutto il pescato meno richiesto. Nelle Marche ce ne sono diverse versioni (Ancona, Fano, S. Benedetto del Tronto), ma quella di Porto Recanati, oltre a essere la più antica, è anche l’unica bianca senza pomodoro e con l’aggiunta di zafferano. E sarà pure un “piatto povero”, ma il gusto è super ricco.
Brodetto a parte, il pesce è comunque il piatto forte di ogni ristorante del posto. Provare per credere…
6) Porto Recanti è… un mare di eventi!
La notte rosa a fine giugno, i fuochi d’artificio a ferragosto, i mercatini artigianali delle domeniche di luglio e agosto e poi le varie fiere a tema organizzate in ogni stagione dell’anno.
Insomma nelle vacanze a Porto Recanati non ci si annoia veramente mai… Perché quando c’è da divertirsi, Porto Recanati sa sempre indossare il suo vestito migliore e lasciare tutti a bocca aperta.
7) Il Palio di San Giovanni
Tra gli eventi di Porto Recanati, la rievocazione storica del Palio di San Giovanni merita una citazione a parte.
La terza domenica di agosto va in scena un vero e proprio tuffo nella storia e nella tradizione legate al mare. Questo però non è il solito palio, quello che puoi trovare in numerosi paesini del centro Italia. Qui i protagonisti non sono cavalli e cavalieri, arcieri e sbandieratori, ma “coffe” e “sciabegotti”.
I sette quartieri, ogni anno, scelgono le loro ciurme e, proprio come una volta, coppie di sciabegotti (da “sciabegga”, termine dialettale con cui venivano chiamate le tipiche barchette per la pesca) danno vita a una corsa all’ultimo respiro, con in spalla il peso di due ceste (“coffe”, appunto) sorrette da un bastone e piene di pesce. L’obiettivo è anticipare tutti gli altri per vendere il proprio pescato ad un prezzo più alto.
Quindi chi arriva prima vince? Eh no! Sarebbe troppo scontate e banale. La classifica finale, infatti, è stabilita da un calcolo che non tiene conto solo del tempo impiegato, ma anche e soprattutto dalla quantità di pesce portata all’arrivo. Non ti stupire, quindi, se vedi gli “sciabegotti” cercare in tutti i modi di non far cadere troppo pesce dalle ceste.
Ma la serata non è solo corsa e sudore. I portorecanatesi, in tipici costumi d’epoca, danno vita ad una sfilata da Oscar (“Cum’eremi”) che immerge questa piccola bomboniera dell’Adriatico in un passato che ancora oggi risplende tra le sue vie e i suoi abitanti.
8) Cosa fare a Porto Recanti quando piove? Tappa al Castello Svevo e alla Pinacoteca Attilio Moroni
Il Castello Svevo è il simbolo di Porto Recanati con la sua torre orologiaia che vigila dall’altro sulla Piazza principale della cittadina. Di origini medievali, inizialmente la sua funzione era quella di proteggere la costa recanatese da incursioni da parte dei pirati turchi. Poi, nel corso degli anni, attorno ad esso si è sviluppata l’attuale Porto Recanati (piccola curiosità: Recanati e Porto Recanati non sono la stessa cosa dal 15 gennaio 1893, quando, in virtù del Regio Decreto firmato dal Re d’Italia Umberto I, la frazione costiera ormai sempre più popolosa, si distaccò da Recanati).
Il cortile alle spalle del Castello Svevo è stato trasformato nell’Arena Beniamino Gigli, in omaggio al grande tenore nato a Recanati. Qui, durante la stagione estiva si svolgono tantissimi eventi culturali perlopiù a sfondo musicale.
Al primo piano del castello è possibile visitare la Pinacoteca Comunale intitolata ad Attilio Moroni, storico collezionista e studioso locale. Qui troviamo dipinti stranieri e italiani dell’800 e dei primi anni del ‘900 che rendono questa pinacoteca una delle più importanti e moderne della regione.
9) Porto Recanati è anche turismo su due ruote
Porto Recanati è un ottimo punto di partenza anche per chi ama pedalare e godersi la natura immerso nella quiete e nel relax della campagna.
Lungo il Fiume Musone, infatti, c’è sempre occasione per muovere piedi e pedali nelle piste ciclabili della città. Da Porto Recanati parte la pista ciclabile che collega la città marinara a Loreto.
Un percorso facile e molto bello che durante il primo tratto costeggia il mare e poi man mano si avventura verso le campagne caratteristiche del paesaggio marchigiano fino alla Chiesetta della Banderuola. Da qui ancora poche pedalate e si arriva alla meta finale: la Stazione di Loreto.
A questo punto puoi anche decidere di lasciare la bici e raggiungere il Santuario di Loreto in pochi minuti a piedi percorrendo la famosa Scala Santa.